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FLAUTOBANSURI

1 A quanti anni hai cominciato a suonare ? quante ore studiavi al giorno?
Non ricordo di preciso ma iniziai presto Il primo concerto lo feci a quattordici anni. Cominciai a studiare tanto quando andai a Cuttack, Orissa, dove lavorai alla “All India Radio” nel 1954. Avevo 19 anni circa. Facevo l’accompagnatore di grandi musicisti nei loro concerti. Suonavo dalle 12 alle14 ore al giorno. Poi mi lasciai la radio e girai ovunque con i grandi musicisti. L'unica cosa che volevo era padroneggiare l'arte, anzi, era una volontà divina.

2 La tua famiglia non era di musicisti ti hanno aiutato nella tua scelta di diventare flautista ?
La mia famiglia non mi incoraggiavano a suonare il flauto in quel periodo non era facile guadagnarsi da mangiare. Iniziai ad imparare la musica vocale hindostana dal mio vicino di casa Pandit Rajaram. Egli mi incoraggiò moltissimo, riconobbe il mio talento. Quando ti dai alla dea della musica e lei ti aiuta tutto viene da se. Suonando tu dentro sei felice, fuori sei forte il mondo intorno a te riflette la tua gioia e la tua vita è bella.

3 Quando hai pensato di diventare un flautista professionista? 
Sto ancora combattendo per ottenere il massimo. Devi ascoltare i grandi maestri, devi avere una grande sensibilità musicale, praticare duramente, ricercare ed usare l'immaginazione. Sto sempre imparando. Non mi ritengo ancora un professionista non ho un prezzario.

4 Perché hai scelto proprio il Bansuri e non il sitar o le tabla?
All’inizio perché costava poco, è più musicale ed è lo strumento di Krshna, si può trasportare facilmente è lo strumento più vicino alla natura. Lo avevo ascoltato dal vivo il grande maestro Pandit Bholanath di Benares. Immediatamente mi abbandonai a lui e divenni suo discepolo.

5 Sei impegnato anche nella didattica come trovi le giovani generazioni? 
Le generazioni hanno più talento ma non hanno la pazienza di andare avanti a studiare hanno troppe distrazioni e desiderano subito il successo e la fama.

6 Chi ti ha maggiormente ispirato?
L’ascolto dei grandi maestri è stata la mia maggiore ispirazione. Il Signore Krishna mi ispirò a suonare il flauto. Lui tuttavia è sempre qui che mi guida.

7 Sei considerato l'ambasciatore della musica classica indiana nel mondo trovi che si possa trovare un punto d'incontro tra la musica indiana e la musica europea ? o appartenendo a due culture diverse pensi che debbano rimanere separate?
Sono uguali abbiamo tutti due braccia un naso. Di questa musica nuova fusion è come un temporale passa rapidamente quello che rimane è la musica classica. Nella musica classica gli elementi sole la luna esistono da sempre. In Europa avete i famosi compositori Bach, Mozart, Beethoven la musica classica indiana non è così noi impariamo dai nostri maestri ma poi quando si suona si crea un’identità personale si mette la propria essenza creando una cosa completamente unica (non come se i fratelli avessero tutti la stessa faccia) ognuno diventa compositore nelle rispetto delle regole del raga.

8 Che consiglio daresti ad un giovane che si avvicina allo studio del Bansuri? 
Di trovare un bravo insegnante non uno che vuole un sacco di soldi e dopo un’ora ti manda via, un insegnante che ti voglia bene e che ti adotti come io faccio con voi. Poi lo studente deve capire se la musica è la cosa che vuole fare veramente. Se è si di dedicarsi interamente al flauto dimenticando il mondo. Poi essere sincero e tutto il resto verrà da solo.

9 Hai una discografia vasta se dovessi consigliare un tuo cd quale consiglieresti (anche più di uno)?
E’ come avere molti figli, sceglierne uno non è possibile.

10 Come mai a giudicare dalle copertine dei suoi cd suona sempre Bansuri diversi ? 
E’ come avere diversi vestiti adatti ad ogni circostanza. Quando si crepano i Bansuri non si possono riparare, spesso quello preferito si crepa e non puoi farci niente.

11 Dove hai conosciuto il suo amico d’infanzia Osho?
Andavamo entrambi a pregare al tempio di un eccentrico prete Baba. Lui non sapeva chi sarebbe diventato da grande e neanche io sapevo quanto lui sarebbe diventato importante.

12 Come riesce a viaggiare e fare così tanti concerti dove trova la forza?
Il flauto è uno strumento che più lo suoni più ti dà forza è come gli esercizi di respirazione yoga. La musica unita alle persone che mi amano tanto mi fanno sentire come un re e questo mi da la una forza notevole.