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ultime News Show

tappeto01aCari amici eccovi un bellissimo articolo del professor George  Ruckert.
Si tratta di un'accurata descrizione del mio maestro Usatad Ali Akbar Khan.
spiega molte cose sulla sua scuola e metodo d'insegnamento e come vi è arrivato il materiale e le composizioni che studiamo assieme.
Con la speranza di farvi cosa gradita vi saluto .

Lorenzo

http://sitardivin.globat.com/seminar2013/023GerogeRuckert.pdf

 

 04 dicembre 2015 

" Grazie di cuore Lorenzo! Per ora ho un sol e sto allenando le dita ai fori distanti, piano piano miglioro sempre di piu, il suono e meraviglioso da innamorarsi.
Spero di incontrarti a Bologna nel nuovo anno e poter proseguire con lo studio dello strumento che sembra dolcemente cambiare anche la mia anima..
Un grande abbraccio "

albero7

 20 agosto 2015

Tutti eravamo molto attaccati a lui, e anche ora che sono 21 anni che se n'è andato, è sempre nei nostri pensieri e nel nostro cuore come un fratello (di noi allievi).

Con il Bansuri, ho sperimentato qualche volta il passaggio ad una dimensione diversa, una totale immersione nella musica. E' durato pochi secondi, anche perchè non ho voluto prolungare l'esperienza.
Poi dedicandomi di più alla tecnica, non ho più sperimentato questa sensazione, ma mi accorgo a volte di esser emolto concentrato, e quando riapro gli occhi devo un attimo riabituarmi a quello che ho intorno.
Qualche giorno fa è entrata la moglie nella stanza dove pratico, e non mi sono nemmeno accorto. L'ho sentita e poi vista quando apriva un cassetto a 20 cm da me.
Questa musica, ha tante componenti: Tecniche, religiose, magiche, per tutto questo è bella e interessante.
Il sacro è un grande mistero, la pratica forse può farci dare uno sguardo, farci intuire qualcosa, come dicono tanti grandi musicisti.
Siamo una piccola molecola infinitesimale di questa grandezza misteriosa che ci circonda. A volte è difficle trovare le motivazioni per andare avanti, sopratutto quando si è affaticati.
Ma siamo qui, dobbiamo seguire la nostra Via, con forza e determinazione. Questa è la cosa fondamentale. Questo è l'insegnamento più importante che ho ricevuto dal mio Maestro di arti marziali.
GLi antichi maestri di arti marziali dicevano di andare per strada "come un grosso macigno". La musica indiana forse ci insegna una maggiore leggerezza, forse si può dire di andare per strada come un ruscello, dalla montagna al mare.
Ciao Lorenzo, sono felice di averti conosciuto e di poter essere un tuo allievo. Senza una guida sicura è impossibile affrontare questa pratica.
Ciao, grazie.


Il 18/08/2015 20:29, Lorenzo Squillari ha scritto:
hai ragione, a volte scendo e salgo come il galleggiante da pesca

eccoti il saregam in bairavi più famoso di baba Allaudin Khan

inizia dal kali prima ottava sa tempo 60 tutto sempre kommal solo mattina

Astahi
9 //: SdPd / mPgm /+ nd--r / -- gmP / rS--r / Sndn ottava bassa/ ( +Sg--m / d--nS / ggrs /seconda ottava )
ndPm /+gmnd /Pmgr ;//

Antara quasi tutto in seconda ottava

9 //: Sg--m / d--nS /+ ggrs /nsgm / Pg--m /grSn / +d--nS /nd--n /dPmg / mndn / +dPmg / mgrS ://

EDUCAZIONE E MUSICA - di ALI AKBAR KHAN

9e679bcaLa musica del Nord dell’India è una musica molto, molto antica. Risale a >milioni e milioni di anni fa, quando fu creato l’Universo. Sono migliaia e migliaia di anni che è diventata popolare ed è conosciuta ovunque. Non è solo la musica Indiana, ma è la musica dell’Universo. Il linguaggio di Dio.

Questo tipo di musica non è affatto musica nata per l’intrattenimento, anche se, naturalmente, può essere utilizzata in molti modi. Questa musica è un vero e proprio nutrimento per la mente e per il cervello, per il cuore e per l’anima. Attraverso di essa tu potrai amare i tuoi amici, i vicini di casa, la tua famiglia e tutte le cose e le creature del mondo.

Se i bambini cominciano ad ascoltare questa musica quando ancora sono nel grembo materno, in essi si svilupperanno pace e armonia e anche le funzioni cerebrali. Nei tempi passati non c’erano molte comodità come registratori, cassette o filmati, ma oggi è molto facile trovare riproduzioni, dischi e anche registratori per poter suonare buona musica per i bambini, durante i loro giochi o mentre si preparano per andare dormire. Non c’è bisogno di dire loro che devono ascoltare: osserva solamente l’effetto che questa musica avrà su di loro.

Nel passato, in tempi molto lontani, attraverso la musica e attraverso i Raga, i dottori curavano la gente. Ancora fino a 200 anni fa un dottore sarebbe venuto presso il malato a visitarlo, toccarlo, prendere il polso e fare una diagnosi, per poi curare il paziente, non con prodotti chimici, ma con tisane a base di erbe e cantando e suonando musica. E il malato avrebbe ascoltato; nessuna operazione sarebbe più stata necessaria. Il suono di questa musica curava veramente.

Questo tipo di musica utilizza dodici note (naturali, diesis o aumentate, bemolle o diminuite) combinate con 22 microtoni. Vi sono delle melodie specifiche per le ore della giornata, come i raga del mattino, del pomeriggio della sera o della tarda notte. La musica è basata sul ciclo delle 24 ore. Per esempio non canterai alla sera una melodia del mattino.

La musica è una meditazione. Io credo che sia la via più facile per incontrare Dio. Molte persone fanno uso di droghe o alcool, ma se tu impari la via corretta ti saranno necessari solo pochi istanti per entrare in uno stato di meditazione.

I toni del raga cambiano seguendo il movimento dalla terra, ma anche in relazione alla tua mente, al corpo e all’anima. Ogni ora e ogni giorno la musica cambia; ogni minuto e ogni secondo il ritmo cambia. Anche quando tu stesso ascolti o canti una melodia per una o due ore, essa è in continua trasformazione. Il cambiamento è continuo e ti porta lontano, sempre più lontano. Cambia il ritmo, cambia anche la melodia.

L’intera struttura evolve nel corso delle 24 ore. Vi sono anche molti raga per le diverse stagioni. In India noi abbiamo sei stagioni: Grishya (estate calda), Garsa (i monsoni); Shrata (un periodo di transizione), Hemantha (autunno), Sheetha (inverno) e Basanta (primavera). Un raga deve avere almeno cinque, sei o sette note. Inoltre vi sono scale ascendenti e scale discendenti. La melodia è contenuta all’interno del raga. La tua anima entra in risonanza con questa melodia e risponde. Il tala è il ciclo ritmico, l’ornamento. Ci sono 360 differenti ritmi. Il ritmo del tuo corpo risuona con il tala. Tutti i ritmi derivano dai tuoi nervi. La musica è suono e quando tu vuoi vuoi fare musica non devi esercitare i tuoi occhi, ma le tue orecchie. Ed è per questo motivo che se tu cominci con i bambini mettendo davanti ai loro occhi le note

scritte, loro prenderanno la cosa “a rovescio”, la rifiuteranno e il tuo intento sarà compromesso. Per questo io non penso che sia una buona idea mettere davanti agli occhi dei bambini delle note musicali scritte.

Un insegnante può invece fare molto di più, può prendere una tazza e degli oggetti metallici e produrre con questi alcune note. Può suonare delle note per i bambini e dire loro: “bene e ora prendi questa nota”.

Io cominciai a studiare musica all’età di tre anni. Mio padre non mi ha mai realmente forzato a sedermi e prendere uno strumento. Ma forse per un minuto o forse solo per pochi secondi egli suonava una nota e diceva: “Bene, ora dimmi questo, di’ questa parola, fai un suono come questo”. Quando i bambini hanno solo tre anni tu devi osservarli per un momento, catturare la loro attenzione magari solamente pochi secondi, ma ogni giorno devi fare questo. Quando crescono, a cinque o sette anni, potrai farli cantare o suonare per cinque o dieci minuti, ma non far loro scrivere nulla. Canteranno e ti seguiranno e poi suoneranno quello che vogliono, senza nessuna imposizione.

Come per il cibo, essi sentiranno fame e desiderio della musica. La musica è come il cibo: ogni volta che senti fame, vai in cucina a cercare qualcosa da mangiare. Ogni volta che lo desideri devi ascoltare della musica. Se i genitori desiderano che il bambino diventi un musicista, il modo migliore è quello di cercare un maestro per almeno 10-12 anni. Il bambino potrà provare diversi strumenti mentre è ancora giovane e poi sceglierà, o il suo maestro potrà scegliere per lui, se è un buon maestro. La musica può portare infinite cose di grande utilità.

Esattamente come qualcuno che voglia diventare un buon ingegnere o un dottore. Vi sono moltissimi ritmi che daranno una grande gioia, così i bambini potranno studiare con gioia, e non con l’atteggiamento coercitivo tipo: “devi farlo”. In questo modo acquisiranno forza ed energia.

Molte persone tuttavia non riescono a pensare alla musica e alla melodia in questo modo e preferiscono altri tipi di strutture musicali come le percussioni o la danza.

Dunque in un certo modo i genitori possono decidere che tipo di bambino desiderano, anche prima che la donna rimanga incinta. Il giorno del concepimento è un giorno particolarmente importante. Tutto quello che la madre farà nei successivi dodici mesi influenzerà il bambino; sarà come se il bambino ricevesse delle immagini. Non saràsolo la musica che lo influenzerà; ma quando lei parlerà con gli amici o con suo marito o quando lei guarderà dei quadri nella sua casa, tutto influenzerà e nutrirà il bambino”. (Tratto da un’intervista con Jean Millay)

 

22/05/2014 - Saggio di bansuri al conservatorio Pedrollo di Vicenza, maestro Lorenzo Squillari

bansuri2015 2

46fdd76-- devo dire la ricchezza della produzione artistica occidentale ha veramente del prodigioso, e ritengo che essa vada studiata e coltivata anche per una ragione puramente ecologica: nei nuovi equilibri della globalizzazione infatti noi occidentali non siamo più i "forti" di un tempo, ma stiamo diventando la specie a rischio di estinzione, e così la nostra cultura. Ogni tanto però mi piace ascoltare musica classica indiana, anche perchè trovo che sia l'unca musica extraeuropea che si avvicina come livello di raffinatezza e cultura ai nostri Mozart e compagni. Qualche volta mi lancio addirittura in goffi tentativi di alap, e mi capita nei momenti in cui magari sono frastornato dalla lettura di tante musiche e sento il bisogno di rimettere a posto l'intonazione e il senso del suono.

mandala16aQuanta pazienza che hai con noi, Lorenzo! Forse lo sai,ci suoni nel
cuore e noi tendiamo l'orecchio  al suono del Bansuri, ci lasciamo
rapire senza fare domande perchè il richiamo si sente o non si sente...e
quando c'è e si fa sentire si risponde a basta. Tu sei lì, seduto a
terra che suoni e trasmetti il richiamo, ci insegni.
Il suono è vivo e va dove deve, dove sa.Un'onda. E noi bansuristi
andiamo e veniamo...restiamo...torniamo. Grazie, il tuo suono è vivo e
prezioso. Sarà il caso che io corra presto ad ascoltare!!!!

12 marzo 2015 - Risposta

cari allievi :

non sono io ma  bensì 

i raga che ci ha trasmesso il mio maestro 

secoli di esperienze musicali 

tramandate da molto lontano

buona pratica

Discografia Consigliata :

Hariprasad Chaurasia ha una discografia sterminata. Ho fatto una piccola cernita dei suoi lavori ma chi fosse interessato all’intera opera del maestro la potrà trovare comodamente nel Web.

1968 The Call of the Valley EMI

1970 Flute Recital EMI

1981 Flute Fantasy His Masters’s Voice

1985 Fabulous Flute Of Hariprasad Chaurasia Chhanda Dhara

1987

Rag Bhimpalasi

Nimbus

1987

Rag Ahir Bhairav/Marriage Song

Nimbus

1988

Flute Concert

Ravi Shankar Music Circle

1989

Music of India

Rykodisc

1989

Rāg Lalit

Nimbus / Nimbus Records

1989

Rag Kaunsi Kanhra

Nimbus

1989

Indian Night Live, Stuttgart '88: Raga Malkauns

Chhanda Dhara

1990

Venu

Rykodisc

1990

Flutist

Chhanda Dhara

1989

Indian Night Live, Stuttgart '88: Raga Malkauns

Chhanda Dhara

1990

Venu

Rykodisc

1990

Flutist

Chhanda Dhara

1993

Dancing Waters

Living Media India / Music Today

1993

Moonlight Moods

Venus

1993

Live at Shivaji Park, Bombay

Navras Records

1993

Raga Jait

Navras Records

1993

Soundscapes: Music of the Rivers

Music Today

1993

Sounds of Silence

EMI Music Distribution

1993

Raga Darbari Kanada/Dhun in Raga Mishra Pilu

 

1994

Daylight Ragas

Chhanda Dhara

1994

Music Today Presents, Vol. 1

Music Today

1994

Music of the Rivers, Vol. 1

Music Today

1994

Megh Malhar, Vol. 3

Music Today

1994

Flute

Music Today

1994

Bansuri Virtuoso

World Music Library

1995

Flying Beyond: Improvisations on Bamboo Flute

Eternal

1995

The Mystical Flute of Hari Prasad Chaurasia

Oriental

1995

Call of the Valley

Saregama / Blue Note

1996

The Elements: Wind

Music Today

 

1 A quanti anni hai cominciato a suonare ? quante ore studiavi al giorno?
Non ricordo di preciso ma iniziai presto Il primo concerto lo feci a quattordici anni. Cominciai a studiare tanto quando andai a Cuttack, Orissa, dove lavorai alla “All India Radio” nel 1954. Avevo 19 anni circa. Facevo l’accompagnatore di grandi musicisti nei loro concerti. Suonavo dalle 12 alle14 ore al giorno. Poi mi lasciai la radio e girai ovunque con i grandi musicisti. L'unica cosa che volevo era padroneggiare l'arte, anzi, era una volontà divina.

2 La tua famiglia non era di musicisti ti hanno aiutato nella tua scelta di diventare flautista ?
La mia famiglia non mi incoraggiavano a suonare il flauto in quel periodo non era facile guadagnarsi da mangiare. Iniziai ad imparare la musica vocale hindostana dal mio vicino di casa Pandit Rajaram. Egli mi incoraggiò moltissimo, riconobbe il mio talento. Quando ti dai alla dea della musica e lei ti aiuta tutto viene da se. Suonando tu dentro sei felice, fuori sei forte il mondo intorno a te riflette la tua gioia e la tua vita è bella.

3 Quando hai pensato di diventare un flautista professionista? 
Sto ancora combattendo per ottenere il massimo. Devi ascoltare i grandi maestri, devi avere una grande sensibilità musicale, praticare duramente, ricercare ed usare l'immaginazione. Sto sempre imparando. Non mi ritengo ancora un professionista non ho un prezzario.

4 Perché hai scelto proprio il Bansuri e non il sitar o le tabla?
All’inizio perché costava poco, è più musicale ed è lo strumento di Krshna, si può trasportare facilmente è lo strumento più vicino alla natura. Lo avevo ascoltato dal vivo il grande maestro Pandit Bholanath di Benares. Immediatamente mi abbandonai a lui e divenni suo discepolo.

5 Sei impegnato anche nella didattica come trovi le giovani generazioni? 
Le generazioni hanno più talento ma non hanno la pazienza di andare avanti a studiare hanno troppe distrazioni e desiderano subito il successo e la fama.

6 Chi ti ha maggiormente ispirato?
L’ascolto dei grandi maestri è stata la mia maggiore ispirazione. Il Signore Krishna mi ispirò a suonare il flauto. Lui tuttavia è sempre qui che mi guida.

7 Sei considerato l'ambasciatore della musica classica indiana nel mondo trovi che si possa trovare un punto d'incontro tra la musica indiana e la musica europea ? o appartenendo a due culture diverse pensi che debbano rimanere separate?
Sono uguali abbiamo tutti due braccia un naso. Di questa musica nuova fusion è come un temporale passa rapidamente quello che rimane è la musica classica. Nella musica classica gli elementi sole la luna esistono da sempre. In Europa avete i famosi compositori Bach, Mozart, Beethoven la musica classica indiana non è così noi impariamo dai nostri maestri ma poi quando si suona si crea un’identità personale si mette la propria essenza creando una cosa completamente unica (non come se i fratelli avessero tutti la stessa faccia) ognuno diventa compositore nelle rispetto delle regole del raga.

8 Che consiglio daresti ad un giovane che si avvicina allo studio del Bansuri? 
Di trovare un bravo insegnante non uno che vuole un sacco di soldi e dopo un’ora ti manda via, un insegnante che ti voglia bene e che ti adotti come io faccio con voi. Poi lo studente deve capire se la musica è la cosa che vuole fare veramente. Se è si di dedicarsi interamente al flauto dimenticando il mondo. Poi essere sincero e tutto il resto verrà da solo.

9 Hai una discografia vasta se dovessi consigliare un tuo cd quale consiglieresti (anche più di uno)?
E’ come avere molti figli, sceglierne uno non è possibile.

10 Come mai a giudicare dalle copertine dei suoi cd suona sempre Bansuri diversi ? 
E’ come avere diversi vestiti adatti ad ogni circostanza. Quando si crepano i Bansuri non si possono riparare, spesso quello preferito si crepa e non puoi farci niente.

11 Dove hai conosciuto il suo amico d’infanzia Osho?
Andavamo entrambi a pregare al tempio di un eccentrico prete Baba. Lui non sapeva chi sarebbe diventato da grande e neanche io sapevo quanto lui sarebbe diventato importante.

12 Come riesce a viaggiare e fare così tanti concerti dove trova la forza?
Il flauto è uno strumento che più lo suoni più ti dà forza è come gli esercizi di respirazione yoga. La musica unita alle persone che mi amano tanto mi fanno sentire come un re e questo mi da la una forza notevole.

28 settembre 2014 09:53

Caro Lorenzo,
siamo arrivati a casa alle 4, di dormire non se ne parla, sono ancora attraversata da scariche di adrenalina...
Sopra ad ogni cosa grazie. Senza il tuo aiuto prezioso, la tua "presenza" non avrei nemmeno pensato di affrontare una simile esperienza.
Ora ti racconto!!!!
Mi sono present come tua alliev e mi sono sedut sorridendo.... ma il primo Sa era appena un po' venato dall'insicurezza, anche dal sentirmi per la prima volta microfonat e con tanta gente in silenzio e in attesa...mi sono arrivate le tue parole..."fai bene il primo suono perchè chi hai davanti decide in quel momento se ascoltarti o no". Ho preso in mano la situazione e sono andato avanti bene, fino in fondo con una bella dose di grinta di muso buono, tanto che ho suonato anche il bassone. Solo note lunghe muovendomi con cautela, era una prova di carattere che mi ero imposto di superare. I suoni c'erano. pure i tempi, avevo l'orologio davanti. Non immaginavo che sarebbe stato tanto apprezzato!
Onestamente, solo il Raga Iman Kalian mi ha soddisfatto, perchè l'ho studiato con te e aveva un senso, una direzione, un'organizzazione.
La parte successiva con l'attrice, non c'è stato tempo di provarla, un salto nel buio. L'attrice era già in scena Ho accompagnato la voce sul momento, inizialmente quasi infastidita, la mia inesperienza chiedeva una pausa, più che altro mentale. Ormai ero in ballo e dovevo per forza spendere quel che avevo, ho capito subito che il Raga aveva assorbito tutta la mia concentrazione ero debole e ho puntato sull'atmosfera sonora, musica aleatoria....lasciando solo alla chiusura il Villambit di Kammaj che a quel punto mi è parso un'autostrada sicura.
Purtroppo in questa seconda parte dalla mia pancia è uscita solo "roba" che tradiva le mie origini, piacevole e creativo ma non certo in stretto stile indiano... Peccato, ma questo è quel che c'è adesso... Mi dispiace, il Raga era un gioiellino che in alcuni momenti ha pure brillato un po', per la festività .

Mi è servito tantissimo vivere quest'esperienza, è stato proprio bello, un vero teatro, una vera compagnia, un vero spettacolo...bello essere una piccola parte di un meccanismo grande.
. ho capito rapidamente un po' di cose, senza tanti giri.
Voglio evolvere, riparto da qui, il ritmo, la struttura...che rappresentano le mie paure, è lì che trovo resistenza.
Vabbè, insomma...è andata, il battesimo dell'Aria c'è stato e mi è pure piaciuto essere nell'arena con in mano solo una canna di bambù, una sensazione strana che ancora devo metabolizzare...ma con tutta la mia forza, che non sospettavo, mi sono tenuta stretta fino alla fine al bansuri e non ho perso la testa.
Andiamo avanti,

GRAZIE

10 agosto 2014
Buon giorno maestro Squillari,
la prego di scusare questa comunicazione non sollecitata in periodo di vacanze. 
Mi chiamo Paolo. 
Navigando in internet sono capitato nel suo bel sito sul flauto bansuri. 
Da tempo subisco il fascino del suono del flauto Indiano. Mi piacerebbe molto avvicinarmi alla pratica dello strumento. Tutta via sono ignorante circa l'argomento, e temo che senza l'aiuto di un conoscitore della materia finirei per acquistare uno strumento non adatto. 
Lei sarebbe disponibile a incontrarmi per eventualmente vendermi un flauto consono e relativo "libretto di istruzioni"? La raggiungerei volentieri per rubarle davvero poco tempo. 
Per causa del mio lavoro (lavoro nel campo dell'assistenza umanitaria con i Medici con l'Africa CUAMM) sono perennemente in Africa. Tuttavia ora mi trovo a Brescia in vacanza, e vi restero' fino al 30 Agosto. 
Spero sia possibile incontrarla prima della mia partenza. Le auguro in ogni modo un buon Agosto, ripromettendomi di incontrarla al prossimo rientro in Italia. 
Con cordialita',
paolof

September 9, 2014
Ciao Lorenzo,
Sono ad Iringa, in Tanzania.
Con il filo d'erba va bene credo.
Anche se il lavoro, come sempre, e' molto, appena torno a casa mi metto in poltrona, gambe incrociate, schiena eretta e provo lo yoga del suono.
Molto efficace devo dire. Al di la dei risultati musicali, il solo dosare il respiro e la ricercarca l'intonazione mi danno un senso di pace.
L'altro giorno poi, cosi quasi dal nulla, e fuoriscita dal flauto la melodia di Ravel "pavane pour un enfante defunte". Non sara' stata certo perfetta, ma ho provato una soddisfazione incredibile.
Osservando il tuo video ho corretto un errore di impugnatura della mano sinistra: ora tengo il pollice della mano sinistra disteso, con il polpastrello appoggiato alla canna, e tutta l'impugnatura e' piu' rilassata (prima arrivavo ai crampi alle dita in pochi minuti).
Riesco gia' a trovare qualche semitono, I tasti neri del pianoforte.
Certo il flauto, a differenza del piano, e' uno strumento vivo, un po' come il violino forse. Nel pianoforte, la meccanica filtra molto, e anche se non si e' in perfetto equilibrio, a tasto premuto corrisponde un suono.
Col flauto invece, se non sei in armonia tu, suoni non ne escono.
E' uno strumento molto umano devo dire. Molto affascinante.
Non ti ringraziero' mai abbastanza.
Certo ho poche ore di pratica sul contagiri, ma sono gia' contento cosi, e non puo' che migliorare.
Mi sto informando circa la reperibilita' del bamboo in zona.
Di sicuro c'e', perche' qui bevono molto l'ulanzi, un liquore fatto col bamboo. Quindi ci sara' anche il bamboo.
Penso ai bimbi dell'orfanotrofio di Tosamaganga, vicino all'ospedale dove siamo operativi. Sono molto affamati di stimoli intellettuali. Passano intere giornati tra pisolini di ore, e giochi poco organizzati, caotici. Sarebbe bello dare agli operatori della struttura la tecnologia per costruire uno strumento cosi bello ed economico. E qui siamo circondati da parchi nazionali, e' un'avventura incredibile per I bambini.
Ti saluto caramente, a risentirci.

Lorenzo!!!
il Grande Sol stava lì in attesa. Quel suono mi è entrato dentro la testa senza che me ne accorgessi, tutta presa come ero dalla ansia di
prestazione...
Ho ripreso il Grande Sol tra le mani e ora non vorrei staccarmi più, è vivo e mi racconta e mi consola. Uhhhh come mi piace stare in sua
compagnia.
Immagino dovrà formarsi un callo in cresta...son tutta tagliata!
Ora tornando sul Fa mi pare più affrontabile e schiaccio decisamente meno....
Ma forse era proprio questo il tuo obiettivo....:-)
A presto!!!!

Del Bansuri mi piace molto il suono profondo e ricco, sto ascoltando dei raga molto belli con delle eco che mi portano lontano. Avevo voglia da un po' di tempo di riprendere con uno strumento che permettesse di esprimere quasi istintivamente la musica interiore che la facesse venire fuori, come una riflessione che si concretizza e prende sostanza nella musica.

28 settembre 2014

Caro Lorenzo,
siamo arrivati a casa alle 4, di dormire non se ne parla, sono ancora attraversata da scariche di adrenalina...
Sopra ad ogni cosa grazie. Senza il tuo aiuto prezioso, la tua "presenza" non avrei nemmeno pensato di affrontare una simile esperienza.
Ora ti racconto!!!!
Mi sono present come tua alliev e mi sono sedut sorridendo.... ma il primo Sa era appena un po' venato dall'insicurezza, anche dal sentirmi per la prima volta microfonat e con tanta gente in silenzio e in attesa...mi sono arrivate le tue parole..."fai bene il primo suono perchè chi hai davanti decide in quel momento se ascoltarti o no". Ho preso in mano la situazione e sono andato avanti bene, fino in fondo con una bella dose di grinta di muso buono, tanto che ho suonato anche il bassone. Solo note lunghe muovendomi con cautela, era una prova di carattere che mi ero imposto di superare. I suoni c'erano. pure i tempi, avevo l'orologio davanti. Non immaginavo che sarebbe stato tanto apprezzato!
Onestamente, solo il Raga Iman Kalian mi ha soddisfatto, perchè l'ho studiato con te e aveva un senso, una direzione, un'organizzazione.
La parte successiva con l'attrice, non c'è stato tempo di provarla, un salto nel buio. L'attrice era già in scena Ho accompagnato la voce sul momento, inizialmente quasi infastidita, la mia inesperienza chiedeva una pausa, più che altro mentale. Ormai ero in ballo e dovevo per forza spendere quel che avevo, ho capito subito che il Raga aveva assorbito tutta la mia concentrazione ero debole e ho puntato sull'atmosfera sonora, musica aleatoria....lasciando solo alla chiusura il Villambit di Kammaj che a quel punto mi è parso un'autostrada sicura.
Purtroppo in questa seconda parte dalla mia pancia è uscita solo "roba" che tradiva le mie origini, piacevole e creativo ma non certo in stretto stile indiano... Peccato, ma questo è quel che c'è adesso... Mi dispiace, il Raga era un gioiellino che in alcuni momenti ha pure brillato un po', per la festività .

Mi è servito tantissimo vivere quest'esperienza, è stato proprio bello, un vero teatro, una vera compagnia, un vero spettacolo...bello essere una piccola parte di un meccanismo grande.
. ho capito rapidamente un po' di cose, senza tanti giri.
Voglio evolvere, riparto da qui, il ritmo, la struttura...che rappresentano le mie paure, è lì che trovo resistenza.
Vabbè, insomma...è andata, il battesimo dell'Aria c'è stato e mi è pure piaciuto essere nell'arena con in mano solo una canna di bambù, una sensazione strana che ancora devo metabolizzare...ma con tutta la mia forza, che non sospettavo, mi sono tenuta stretta fino alla fine al bansuri e non ho perso la testa.
Andiamo avanti,

GRAZIE

mandala11b

 30 dicembre 2014  

...ascoltando quel raga ho navigato in una dimensione fuori dal tempo, con suggestioni, idee, meraviglie, un mondo che vale la pena scoprire e il bansuri è come una piccola torcia nelle mie mani che può aiutarmi a illuminare..il cammino è lungo e forse nn finisce mai e sono convinta che ne valga assolutamente la pena.

 

 

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Costruisco questi bansuri da 30 anni in bambu dell'Assam e dalle isole hawaii. Ecco i flauti...

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 04 dicembre 2015  " Grazie di cuore Lorenzo! Per ora ho un sol e sto allenando...

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18 - Educazione…

EDUCAZIONE E MUSICA - di ALI AKBAR KHAN La musica del Nord dell’India è una musica...

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22/05/2014 - Saggio di bansuri al conservatorio Pedrollo di Vicenza, maestro Lorenzo Squillari

16 - Lettera

-- devo dire la ricchezza della produzione artistica occidentale ha veramente del prodigioso, e ritengo...

15 - Lettera

Quanta pazienza che hai con noi, Lorenzo! Forse lo sai,ci suoni nelcuore e noi tendiamo...

14 - Discografi…

Discografia Consigliata : Hariprasad Chaurasia ha una discografia sterminata. Ho fatto una piccola cernita dei suoi...

13 - Altra inte…

1 A quanti anni hai cominciato a suonare ? quante ore studiavi al giorno?Non ricordo...

12- Nuova

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